Il termine Denti Di Gesso si riferisce alla ipomineralizzazione dei denti (MIH: Molar Incisor
Hypomineralization) una patologia che consiste in una carenza di minerali nello smalto dentale (principalmente il fosfato di calcio) i quali conferiscono ai nostri denti durezza e resistenza.
A causa della MIH, lo smalto dentale si presenta poroso, come gesso. In corrispondenza di questa porosità avvengono anche cambiamenti di colore nel dente che variano dal bianco-giallo al giallo-marrone.
Più il colore di queste macchie è scuro, minore è la durezza dello smalto e più alta è la possibilità che i denti si sgretolino.
Da qui il termine Denti Di Gesso.
Questa malattia colpisce soprattutto i bambini e può manifestarsi sia nei denti da latte che nei permanenti.
Negli ultimi 10 anni si è passati da un’incidenza del 4% all’attuale 40% dei bambini visitati dall’odontoiatra.
Quali sono le cause della Ipomineralizzazione?
Le ipotesi sulle possibili cause sono molteplici e solitamente si parla di fattori ambientali che influiscono sullo stato epigenetico:
- Alimentazione (anemia, celiachia, deficit di vitamina D, ipocalcemia…)
- Trattamenti farmacologici (otite media, asma, tonsilliti, febbri ricorrenti, gastroenteriti ricorrenti, infezioni intestinali) assunti nei primi 3 anni di vita.
- Abitudini di vita (alcune tossine ambientali presenti negli oggetti o giocattoli, nelle vernici di rivestimento ecc)
Tuttavia non ci sono ancora evidenze scientifiche in merito che ne confermino con certezza le cause.
Come riconoscere se si tratta di ipomineralizzazione?
L’ipomineralizzazione dei denti per essere tale deve coinvolgere almeno i primi molari e gli incisivi. In caso siano solo questi ultimi ad essere interessati lo sgretolamento dei denti anteriori può essere causato da traumi subiti, sindrome da biberon, fluorosi o da altri disturbi in corso. In questi casi la MIH può essere esclusa.
In dentatura decidua la diagnosi di MHI sarebbe da fare il più precocemente possibile al fine di consigliare i trattamenti rimineralizzanti domiciliari prima che erompono i denti permanenti, che molto probabilmente saranno anch’essi affetti da MIH.
Gli elementi decidui più spesso coinvolti sono i canini e i secondi molaretti, ma se il problema è presente anche sui primi molaretti spesso si può trattare di celiachia, motivo per il quale è necessario fare accertamenti.
Nella maggior parte dei molari affetti da MIH si riscontra un colletto sano e un coinvolgimento importante delle cuspidi.
Quali sono i campanelli d’allarme per la MIH?
I sintomi della ipomineralizzazione sono la comparsa di macchie opache su primi molari e incisivi – generalmente sui denti da latte – e ipersensibilità al caldo e al freddo: sia quando mangiano cibi e bevande che quando si lavano i denti.
L’ipersensibilizzazione durante l’igiene orale domestica è un ulteriore difficoltà: poiché alla patologia e allo smalto poroso – che lascia penetrare facilmente i batteri anche in assenza di carie – si unisce una inefficace pulizia dei denti.
Come si cura?
In caso di MIH lieve, quando sono presenti demarcate opacità senza fratture, non c’è sensibilità, non ci sono zone cariate e gli incisivi sono poco coinvolti si procederà ad esporre lo smalto dentale a cicli di ozono, per poi passare ad una remineralizzazione delle zone interessate con l’applicazione di vernici a rilascio di fluoro che avverrà in studio secondo un preciso follow-up.
A questo trattamento si può associare l’applicazione quotidiana di creme o mousse a base di calcio e fosfato.
Nei casi di MIH moderata, possibile presenza di otturazioni, sensibilità generalmente normale, fratture post-eruttive o carie, viene eseguita una terapia che combina trattamento remineralizzante con la rimozione dello smalto ipomineralizzato e la ricostruzione del dente con materiali di restauro.
Quando l’MIH è grave, talvolta il trattamento estrattivo è la soluzione migliore perché sono coinvolte le cuspidi con grave distruzione coronale ed possibile coinvolgimento pulpare.
A volte ci sono otturazioni presenti incongrue e infiltrate, forte sensibilità dentale tale da non riuscire a mangiare e bere alcuni cibi e lavare la zona. Spesso sono presenti anche carie su altri denti perché il paziente non lava più i denti a causa dell’elevata sensibilità.
Per limitare il peggiorare della lesioni è fondamentale la diagnosi precoce. Questo permette una corretta e quanto più efficace possibile pianificazione del trattamento e consente ai genitori di ricevere una corretta informazione sullo stato di salute dei denti e sulle future cure necessarie.